I pazienti affetti da diabete possono incorrere con maggiore frequenza di altre persone in problemi dermatologici, soprattutto quando la malattia è di vecchia data o non è gestita in maniera corretta.
Ricordiamo che oltre l'80% dei pazienti diabetici soffre di malattie della pelle e che circa il 30% dei pazienti diabetici svilupperà nel corso della vita almeno una complicanza dermatologica legata in maniera diretta o indiretta al diabete stesso.
Il diabete una malattia molto comune nella popolazione che si caratterizza per uno stato di insufficienza assoluta o parziale di attività dell'insulina, un ormone prodotto dal pancreas il cui ruolo è quello di controllare il metabolismo degli zuccheri.
Esistono diverse tipologie di diabete.
Nel diabete di tipo 1 (o diabete giovanile o diabete insulino-dipendente) il deficit di insulina si instaura attraverso una progressiva distruzione delle cellule pancreatiche preposte alla sua produzione (cellule Beta) mediata dal sistema immunitario. Nel diabete di tipo 2 è invece presente, a causa di fattori genetici ed ambientali, il fenomeno dell'insulino-resistenza: i tessuti periferici, relativamente insensibili all'azione dell'insulina, non sono in grado di utilizzare il glucosio presente nel sangue… In entrambi i casi il risultato è l'aumento del glucosio nel sangue, la cosiddetta “iperglicemia”, che può portare nel tempo a danni e complicanze che interessano numerosi organi e apparati, quali la retina, il rene e il sistema nervoso periferico, e che sono in gran parte riconducibili ad una sofferenza dei piccoli vasi sanguigni (microangiopatia).
Le risposte sono varie. La cute è l'organo più voluminoso del nostro corpo e, quindi, estremamente sensibile ai disturbi metabolici tipici della malattia diabetica come l'iperglicemia (aumento del glucosio). Le alterazioni dei piccoli vasi (in gioco nella retinopatia, nefropatia e neuropatia diabetica) genereranno pertanto sofferenza cutanea. Inoltre, il diabete danneggia direttamente i sistemi cardiovascolare, neurologico e immunitario che interagiscono e si connettono alle funzioni cutanee. In ultimo non dimentichiamo che il paziente diabetico assuma durante l'intero arco della vita svariate e impegnative terapie farmacologiche che possono determinare o accentuare problemi cutanei.
Il piede diabetico è legato alla neuropatia che colpisce i pazienti con una lunga storia di malattia. Il danno neurologico può provocare insensibilità o perdita della capacità di percepire dolore, cambiamenti di temperatura e postura a livello delle estremità inferiori. Questa sensibilità alterata fa sì che escoriazioni, tagli, erosioni, ustioni e qualsiasi tipo di evento traumatico passino inosservati per l'assenza di sintomi. La manifestazione interessa i punti di pressione della pianta del piede (tallone, regione anteriore dell'arco plantare, dita e margine laterale).
Oltre ad attenersi attentamente alle indicazioni del diabetologo e del proprio medico di medicina generale sia in termini di terapia sia in termini comportamentali (dieta, attività fisica), è fondamentale una igiene corretta, effettuare una detersione cutanea basata sull'uso di detergenti delicati, che rispettino i valori fisiologici del pH cutaneo riequilibrando le alterazioni tipiche della cute del soggetto diabetico, preservandone i livelli di idratazione e la funzione difensiva.
Una cute idratata in maniera corretta può impedire micro-fissurazioni, abrasioni, sensazione di prurito (e relativo grattamento) e conseguenti fenomeni che potrebbero lentamente ma progressivamente portare a situazioni più complesse e impegnative.
L'utilità preventiva dell'uso regolare nei diabetici di creme idratanti arricchite di sostanze in grado di conferire morbidezza alla cute e di combattere la formazione di callosità (glicerolo, vaselina etc…), specie alle estremità inferiori, è comprovata da molti studi clinici.
Mantenere la pelle sana e idratata è importante. In caso di Pelle Secca fisiologica o patologica, trova i prodotti consigliati per te.
SCOPRI DI PIU'