Consigli

Trattamento della pelle prima del periodo estivo: intervista alla Prof. Francesca Farnetani

 
Pubblicato il 16 Maggio 2024

Su Pelle-Secca.it siamo con la professoressa Francesca Farnetani, dermatologa, ricercatrice e professore associato presso l'Università di Modena e Reggio Emilia. Parliamo di “trattamento della pelle prima del periodo estivo”: perché bisogna preparare la pelle all'estate? Cosa cambia?
La pelle nel periodo estivo risente molto dell'effetto solare, sia durante le vacanze, sia per il maggiore irraggiamento nell'arco delle giornate. Il sole ha sicuramente degli effetti positivi: è un antidepressivo e aiuta - in dosi non elevate - ad irrobustire la nostra pelle, ma il contatto prolungato provoca danni. Perché? Perché le radiazioni solari nei vari tipi – UVA, UVB, luce blu – inevitabilmente provocano la produzione di radicali liberi. I radicali liberi sono radicali dell'ossigeno che vanno a interferire con il DNA causando danni che possono essere a breve o a lunga durata. Per breve durata, lo si capisce facilmente, si intendono quelli più comuni, come le scottature. Per lunga durata, si intendono danni come la formazione di rughe e purtroppo, in chi è predisposto geneticamente o ha avuto un'esposizione al sole davvero molto più elevata del normale, anche di tumori cutanei. Per questa ragione, nel periodo estivo bisogna prepararsi in maniera completa ma adeguata.

Cosa è necessario fare, in particolare, per prepararsi?
Il radicale libero è l'attore principale di questa situazione, il “danneggiatore” principale; quindi bisogna optare per qualcosa che lo vada a contrastare, un antagonista, e questi sono gli antiossidanti: questi ultimi, se presi per tempo, combattono i radicali liberi neutralizzando i loro effetti. Ovviamente ce ne sono di vari tipi: quelli prodotti dall'industria farmaceutica, studiati in vivo sulle persone, come i flavonoidi, il resveratrolo, ma anche il licopene. Questi si trovano all'interno di integratori che spesso vengono aggiunti ad antiossidanti come il betacarotene. Sono tutti integratori che io consiglio assolutamente di assumere; non solo, anche l'alimentazione può aiutare. Se da un lato l'industria farmaceutica si è avvalsa di questi principi attivi che – studiati ed approvati – hanno un'azione antiossidante, c'è da considerare che anche alcuni alimenti come carote, mele, verdure a foglie verde, in quanto ricchi di vitamina E e betacarotene svolgono un'azione antiossidante naturale.

Quanto prima dobbiamo iniziare a prepararci cambiando l'alimentazione e assumendo integratori adeguati?
Ai miei pazienti dico di mantenere un'alimentazione antiossidante durante tutto l'anno, perché più se ne assume e meglio è. La frutta in generale e le vitamine sono fondamentali in questo. Certamente verso il periodo estivo, chi non è tanto incline a mangiare frutta e verdura si deve imporre di aumentarne il consumo. Per quanto riguarda gli integratori, io consiglio di assumerli circa due o tre mesi prima dell'estate, anche se prenderli tutto l'anno non fa certo male. A questi trattamenti di tipo “sistemico” possiamo accompagnare anche “accorgimenti” locali, che vadano a trattare la pelle. Qual è l'azione che più consiglio? Nei mesi precedenti all'estate, usare prodotti più esfolianti del normale - che contengano per esempio urea, acido glicolico, salicilico - che sono ingredienti ormai contenuti nelle creme (cosmetiche), non riguardano solo i peeling (effettuati dal medico). Questi prodotti esfolieranno la pelle, rimuovendo le cellule morte e stimolando così il rinnovamento cellulare che renderà la pelle più pronta al contatto con la radiazione solare.

A questo punto le chiedo cosa non fare assolutamente?
Io vieto assolutamente una cosa: l'idea di “preparare” la pelle andando a stimolare i melanociti con le lampade. È una tendenza sbagliata, perché nel meccanismo dell'abbronzatura e della produzione della melanina ci si avvale del melanocita che una volta stimolato andrà a produrre melanina che rifornirà i cheratinociti intorno a esso andando a colorare la pelle, in un rapporto di un melanocita per ogni dieci cheratinociti. Il fatto che una persona attivi anticipatamente il melanocita non aiuta a difendere la barriera cutanea: quando ci sarà il contatto con il sole, aver prodotto uno strato di melanina non ridurrà il danno dei radicali liberi, anzi, per assurdo dovete fare la cosa opposta, esfoliando la pelle in modo che sia “ringiovanita” e rinnovata, pronta alla stimolazione del melanocita. Questa credenza, cioè che che le lampade aiutino a proteggerci, è sbagliata, per quanto comune. La scottatura la si evita mettendo creme solari, non facendo le lampade! L'ultimo soggetto, scontato ma importante, è dunque questo: la protezione solare, che non va usata occasionalmente, ma regolarmente da quando inizia, nei mesi estivi, l'irraggiamento più elevato, applicandola la mattina sulla cute già detersa.

Come sempre ringraziamo la professoressa Francesca Farnetani per i suoi consigli preziosi: prendiamoci cura della nostra pelle prima che sia troppo tardi!
È bene cominciare ora, così da godersi di più le vacanze!

Grazie ancora, a presto!
A presto, grazie a voi!

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